Daniele Basso, nato il 4/8/1975 a Moncalieri (TO), è un artista italiano noto per i lavori in metallo lucidato a specchio. Opere che inducono una maggiore coscienza di noi stessi nella ricerca della nostra identità. Ha partecipato a tre edizioni della Biennale d'Arte di Venezia, con mostre e opere in diverse parti del mondo, tra cui Carrousel du Louvre (Parigi), Università del Seraphicum (Vaticano), GNAM (Roma), Expo 2015 (Milano), World of Coca Cola (Atlanta), Officine della Scrittura (Torino), Museo del Parco (Portofino), Shoah Memorial (Milano) e in gallerie a New York, Dubai, San Pietroburgo, Tel Aviv, Monte-Carlo, Lugano, Milano, Torino e Bologna. Nel 2015 Coke Its Me (The Coca-Cola Company) e Gigant (SWC Alta Badia - Unesco Park Dolomites). Nel 2016 Aquamantio (MOSCA1916) a Biella. Nel 2017 Il Cavallino (70° Anniversario Ferrari) e i premi al 67° Festival di Sanremo, per Star Team Monaco (S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco) e per Inter FC. Nel 2019 Main Artist al Teatro del Silenzio di Andrea Bocelli (regia Luca Tommassini/Courtesy Laseryacht). Nel 2020 con Andrea Bocelli su RAI 1 (Best of), le opere Gabriel e Gigant illuminate tricolore per il covid, case history alla 24ORE Business School e il monumento Discrimine Momentum (African Fashion Gate) a Villafranca Verona. Nel 2021 Pinocchio (Costa Crociere), VrummBangBull (Tecnomar for Lamborghini63), Cristo Ritorto sull’altare della Madonna d’Oropa, Bimbo Faber di CNA Biella diventa premio annuale, la partecipazione a SellaEnsamble, membro del cda dell’Associazione Biella Città Creativa UNESCO e speaker TEDx. Nel 2022 le opere Vibrante Leggerezza (90° Bemberg-Asahi Kasei) e Insieme (Yukon) e la mostra personale Le Pieghe dell’Anima al Santuario di Oropa Biella. Oggi le sue opere sono da Artion Gallery, Galerie Sept, Simon Bart, Hysteria Art, Galleria Ferrero e Cris Contini Contemporary.

"Col mio lavoro cerco di esplorare il senso ed il significato delle cose. Ogni opera esprime un messaggio. L'obiettivo è generare una riflessione. Indurre cioè le persone ad una maggior coscienza di sé, personale e collettiva. Le sculture diventano simboli e monumenti in cui riconoscerci, non solo come individui, ma soprattutto come componenti di una collettività unica e distintiva. Di cui essere orgogliosi. I cui valori sono da custodire come parte della nostra identità. Da qui l'interazione del mio lavoro con le aziende, espressione pura del Genius Loci e custodi del know how e della cultura che distingue i territori nel mondo. Attraverso la ricerca della bellezza cerco appigli concreti ed emozioni positive, per stimolare le coscienze all'immaginazione, al sogno ed al progetto di un futuro migliore!"