Ricordi Futuri 4.0 - Cosa c'è in fondo al binario _2018

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Memoriale della Shoah di Milano - Binario 21 _ 14 Novembre 2018 / 28 Gennaio 2019 a cura di Ermanno Tedeschi


"IN FILA PER UNO" l'opera site specific di Daniele Basso
al Memoriale della Shoah di Milano

L'artista biellese espone alla mostra
"Ricordi Futuri 4.0 - cosa c'è in fondo al binario" a cura di Ermanno Tedeschi

A 80 anni dalla promulgazione delle leggi razziali in Italia, ricordiamo quanto accaduto, aiutandoci a riflettere insieme su quello che sta accadendo nel mondo oggi.

Binario 21 non è un museo. Piuttosto un reperto di un momento buio della storia recente della nostra civiltà. Quando l'indifferenza ha reso possibile la deportazione di massa verso i campi di sterminio. Fatti che pesano come macigni. Pensieri che affollano l'animo naturalmente a disagio. Così la memoria va oltre il ricordo e diventa coscienza del bene e del male. Quando la scelta personale, che ripetuta diviene collettiva, è l'unica azione concreta dell'individuo per dare significato alla propria esistenza.

Con queste premesse il lavoro di Daniele Basso intreccia l'indifferenza col disagio che l'argomento suscita, per delineare un simbolo metaforico di un'esperienza che ti cambia, come cambia la percezione della nostra realtà dopo la visita al Memoriale della Shoah di Milano.

"IN FILA PER UNO è pensata alla fine della visita del Memoriale - racconta Daniele Basso - Centrale nel corridoio di allontanamento dai binari, con alle spalle il Muro dei Nomi dopo il silenzio del Pensatoio, ti colpisce mentre ancora in silenzio ti dirigi verso l'uscita. Quando cerchi rifugio e sollievo nella luce delle vetrate su piazza Edmond J. Safra. E invece violentemente vieni riflesso dal gioco degli specchi come a rientrare verso i binari. In silenzio. Verso il buio".

Ispirata alle parole della senatrice Liliana Segre, vittima del nazi-fascismo, IN FILA PER UNO è la metafora dell'Umanità che s'imbestialisce "ordinatamente in fila" prima del viaggio oltre l'immaginabile, verso i campi di sterminio. Un simbolo visibile e invisibile. Diritto nella coscienza di ognuno di noi. Oltre l'indifferenza del tempo. Per scegliere sempre con responsabilità. Poiché la libertà è insieme un diritto e un dovere.