Russian Atmosphere _ 2014

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acciaio a specchio e Legno pitturato _ 170x58 cm - 15 kg

Manifestazioni ed eventi:
Saint Petersburg _ 2014 "Yellow Korner Art Gallery" durante la "Saint Petersburg Design Week 2014" di cui Daniele Basso e "Special Guest".
Saint Petersburg Art Collection: opere specchianti in mostra alla Yellow Korner Art Gallery di San Pietroburgo

Artista e designer italiano, impegnato nel 2014 tra Dubai, Monte-Carlo e Stati Uniti, Daniele Basso è stato scelto dal comitato organizzativo della Saint Petersburg Design Week 2014 per la sua produzione di superfici specchianti in acciaio, 100% riciclabili e studiate per durare nel tempo. Una professionalità ed una produzione che rispecchiano pienamente lo spirito innovativo e sperimentale della manifestazione, impegnata ad indagare il sempre più labile confini tra Arte, Artigianato e Design di lusso in edizione limitata, insieme alle implicazioni con la Moda ed alla crescente importanza dell'etica e dell'ecologia nella produzione industriale e nel mestiere del creativo.

"Tutti uguali, allo specchio, siamo sospesi tra sogno e realtà - Dichiara Daniele Basso - Superata la funzione, le mie opere specchianti sono riflessioni sulla contemporaneità. Pensieri non finiti che ognuno di noi può terminare trovando il proprio significato...". E con questo spirito, alla manifestazione dal 20 al 28 maggio in diverse location in città, l'artista e designer presenterà in anteprima una collezione di opere specchianti in acciaio, realizzate in 9 pezzi per soggetto solo su ordinazione.

"Tre Highlights di San Pietroburgo e della Russia - dichiara Basso - altamente evocative ed iconiche. Scelte per le emozioni autentiche che mi hanno trasmesso e che ho trasformato con le tecnologie del Design ed il filtro dell'Arte in metafore della realtà, d'istintiva immediatezza, capaci di dialogare indistintamente con chi è di origine russa e con chi no, in un processo d'astrazione che dal particolare ci conduce al complessivo, dall'unico all'universale".

opera "Russian Atmosphere":
Ispirata da un'immagine d'inizio secolo in cui uno sparuto drappello di soldati cosacchi entrano a cavallo a San Pietroburgo nel rigido inverno russo, annientando la città sullo sfondo, ho messo in scena una metaforica immagine dell'infinita distesa naturale della steppa russa, trasformando i soldati in allegoria dell'uomo e dell'umanità. Noi che soli, anche se in gruppo, siamo immobili, anche se cavalchiamo le tecnologie, di fronte all'immensità della natura, al mistero della vita ed alla profondità delle emozioni. Noi che riflessi in prima persona nelle superfici a specchio, ci ritroviamo catapultati nella neve gelata della steppa invernale. Noi nella natura. Noi sospesi in un attimo di pace nella guerra della vita. Noi orgogliosi e coraggiosi, ma incerti e titubanti davanti al nulla ed all'infinito del tempo.