In occasione della mostra "Filari di Luce" sviluppata con Dado Shapira ed a cura di Ermanno Tedeschi, l'artista Daniele Basso ci trasporta con le sue opere in un viaggio attraverso alcuni temi fondanti dell'uomo e della vita messi in relazione alla natura ed all'ambiente rurale del territorio di La Morra e delle attività della Cantina Gagliardo.
Entrando in cantina troviamo una riflessione in tre parti sul ciclo della vita che dalla femminile bellezza di Les Plis De La Vie, anche metafora del cambiamento unica costante della vita come del susseguirsi delle stagioni tra i filari di vite, si passa a riflettere sulla grandezza della Maternità nel passaggio dalla dimensione di figlio a quella di genitore, per finire, con l'opera Bimbo, con l'affrontare il tema della giovinezza prima anagrafica e poi mentale e spirituale, nel indomabile intento di dare significato e benessere alla propria esistenza.
Di contraltare, verso il piano interrato, troviamo Achill, monito forte e fiero della libertà. Già falco nella mitologia nordica, messaggero di Odino di creatività e potenza, l'artista lo ha scelto per le capacità naturali di volare alto senza perdere di vista i particolari. Un invito per tutti noi ad esercitare liberi da condizionamenti la nostra capacità critica e decisionale, per scegliere il meglio ed il bene, in uno slancio di coscienza individuale che diventa collettiva.
Scendendo nel percorso della mostra incontriamo i due artisti insieme, in una nicchia, dove dialogano le opere per loro. Daniele Basso ci porta nella dimensione intima del progetto Vertical Reflection, di cui un quadro era anche all'entrata, e che qui si sviluppa con tre sculture apparentemente in antitesi formale con l'ambiente rurale, a vederle sembrano città e architetture immaginarie, ma che in realtà trattano e rappresentano metaforicamente il ciclo di crescita spirituale dell'uomo e del singolo individuo, fino all'illuminazione delle vita come complessità, che occorre prima saper accettare per poterla governare. le opere sono VR2017_SC05, VR2017_SC06 e VR2017_SC08.
Finisce con una sorpresa il percorso pensato dall'artista Daniele Basso, nella cantina più segreta e umida, dove si è rintanato Aureo Jr, un rarissimo uccello pennino, già simbolo di Officine della Scrittura, Museo del Segno e della Scrittura di Torino, che è metafora assoluta della libertà di espressione in cui il pennino che ne compone il volto ricorda la potenza della scrittura ed il corpo da uccello l'imprescindibile necessità che sia sempre libera, come il pensiero, di volare alta nel cielo dei nostri sogni.