Sono trascorsi quasi due anni dal mio primo incontro con Daniele Basso. Ci presentò una sua deliziosa creatura, un suo amico di nome Aureo che in realtà è un uccello pennino realizzato in acciaio lucidato a specchio e vernice blu, concepito nel 2016 per l'Officina della Scrittura di Torino, il Museo promosso e voluto da Cesare Verona che ospita, tra altri oggetti di grande interesse, anche numerose e importanti opere d'arte legate al segno e alla scrittura.
Daniele è un artista ma anche un poeta; alcune sue creazioni sono pura poesia come le "Plis De La Vie", "Maternità " e "Bimbo" che si caratterizzano per la loro eleganza femminile, l'amore per la vita e per la natura.
E' un piacere per me curare la prima personale di Basso nella galleria Ferrero di Ivrea che rappresenta sicuramente un faro e un punto espositivo di particolare interesse in cui vengono ospitati artisti che si contraddistinguono per la ricerca continua di materiali e tecniche diverse.
L'uso dell'acciaio e bronzo bianco a specchio inframezzato da pieghe permette a Daniele di realizzare opere di piccole dimensioni ma anche molto grandi che sono un "unicum" nel panorama dell'arte contemporanea italiana, come il "Cristo Ritorto", "Gigant" il monumento ideato per il trentesimo anniversario dell'Alta Badia e "Achill", solo per citarne alcune tra le più importanti.
La luce e' un altro elemento centrale del lavoro dell'artista biellese che risplende nel ciclo delle opere specchianti a parete dal carattere concettuale dove la scelta dei materiali comunica il messaggio interiore che l'artista ci vuole trasmettere: dal feltro morbido e avvolgente che conduce calore, al legno materiale duttile che è anche un mezzo di sostegno, una sorta di trave della vita.
Il progetto "Vertical Reflection" è l'emblema della ricerca tra il nuovo e il vecchio, il presente ed il futuro interpretato dal movimento delle forme; sono opere che conquistano la centralità nello spazio, una dimensione più reale e concreta vicina alla quotidianità ed alla varietà della vita.
Le opere di Basso non sono mai banali e scontate, non seguono una tendenza precisa perché sono l'espressione unica e profondamente interiore dell'animo, della fantasia e dell'abilità dell'artista.
(Ermanno Tedeschi - Novembre 2017)
"Per la prima mostra personale alla Galleria Ferrero nella vicina Ivrea, ho immaginato una passeggiata tra le diverse stagioni creative della mia carriera. Un percorso costruito attorno alle superfici specchiati che dal primo progetto Web Icon hanno progressivamente acquisito tridimensionalità attraverso l'esperienza di San Pietroburgo, Dubai e New York, fino al progetto Vertical Reflection in mostra anche a Venezia in contemporanea alla 57° Biennale Internazionale d'Arte. Un percorso anche scultoreo con le tecniche esclusive dell'acciaio saldato e lucidato a mano, e quelle più note della fusione in bronzo bianco a cera persa. Un itinerario scandito da emozioni e riflessioni sulla vita ed il suo significato, alla ricerca di simboli in cui riconoscersi, per sognare ed emozionarsi per un futuro migliore".
(Daniele Basso - Novembre 2017)